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lunedì 8 febbraio 2010

Il mobile del salotto

Chi non l'ha sperimentato sulla propria pelle, non può capire che strumento di tortura cinese è il fantastico "Planner Bestå" di Ikea.

Peraltro, sono persuasa che la parola "Bestå" sia in realtà impronunciabile, con quella pallina sulla sommità della A finale. Quella pallina è un buco nero risucchiante, attenzione!

Prima di affrontare l'annoso argomento "cucina" (ma non temete, non vi risparmierò!), vorrei introdurre l'amara delusione che i coniugi valepix hanno subito quando si sono accorti che all'Ikea puoi comporre tutto, ma solo con i pezzi e le misure che loro propongono.

Il delizioso planner ti consente di accatastare i mobili uno sull'altro ma non t'impedisce di accatastarli in modi non concretizzabili durante il montaggio, quindi tu pianifichi dettaglio per dettaglio, e l'antina in vetro smerigliato, e il pannellino di vetro retroilluminato, e il cassettino con i divisori a forma di microfoni di Singstar, le mensoline dove inizierai il tuo personale museo degli orrori, i portariviste che fanno molto figo...

...e poi scopri che non potrai mai vedere il mobiletto lì, perchè l'hai appoggiato dove non dovevi e il delizioso planner non te l'ha detto!

Una tortura cinese!

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